Se avete guardato il video è molto difficile che questo non abbia suscitato in voi almeno una risata. Vi siete dimostrati individui in grado di apprezzare l’umorismo sottostante al video, possedendo, quindi, la capacità di cogliere l’umorismo in un particolare contesto.
L’umorismo è divenuto di recente oggetto di studio delle scienze psicologiche, secondo Giovannantonio Forabosco l’umorismo adempirebbe a diverse funzioni: esso è infatti un dispositivo per allentare tensioni e conflitti e risulta un fattore facilitante lo sviluppo e il consolidamento di relazioni sociali. Inoltre la risata avrebbe un effetto benefico sulla fisiologia della persona, in particola libera endorfine attraverso la contrazione di muscoli specie specifici.
Il “Ridere delle situazioni” costituisce un fattore protettivo contro effetti negativi di ansia, stress e depressione.
A tal proposito Dixon (1980) è giunto ad affermare che la funzione primaria dell’umorismo sia proprio quella di tutelare la persona da alcuni aspetti stressanti della vita. Francescato (2002), a sua volta, ipotizza che “il riso negli esseri umani rappresenta una capacità evolutiva sostitutiva della risposta primaria adrenalinica agli stressors specifici che gli umani devono affrontare, rispetto agli animali di altre specie”.
Godendo dell’umorismo si potenzierebbe la capacità di trovare significati multipli e alternativi ad uno stimolo apparentemente minacciante. In tal modo, anche di fronte ad un evento stressante, l’abilità umoristica consentirebbe di analizzare campi complessi della situazione, cogliendo significati poliedrici e alternativi a quelli scoraggianti (Francescato 2002).
Perost nel 1989 sostiene che la generazione di umorismo, dinamica più completa della mera fruizione dello stesso, risulti salutare e terapeutica.
Partendo da quanto sostenuto da Perost la proposta per tutti noi è quella di essere non solo gli “spettatori” dell’umorismo, ma di esserne promotori, cogliendo quanto di ironico può esistere in alcune situazioni difficili, al fine di affrontare la vita con una marcia in più.
Bisogna tuttavia prestare attenzione a quanto asserito da Kuhlman (1988), ovvero che la naturalezza e la spontaneità sono elementi necessari affinchè l’umorismo sia realmente efficace ai fini del benessere personale.
Why so serious? Be positive!
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